Social Innovation Academy: Giulia e Barbara ci parlano della loro esperienza
Giunti alla conclusione della Social Innovation Academy, è arrivato anche il momento di tirare le somme. A scrivere sono Barbara e Giulia, due partecipanti di questa prima edizione della SIA, che con questo articolo vogliono condividere con voi lettori (e chissà futuri partecipanti) la loro esperienza personale sul percorso formativo.
Barbara, 28 anni. Sono laureata in Sviluppo Locale e Globale, di professione sono un’operatrice sociale, ma ho anche un forte interesse per l’ambito della progettazione. Al momento sono disoccupata.
Ho scelto di frequentare la Social Innovation Academy perché offre un percorso formativo di alta qualità, innovativo e professionalizzante, che punta a far conoscere ai giovani sardi le nuove prospettive di cambiamento presenti nel proprio territorio.
Un primo aspetto che ho ritenuto molto importante in questo corso è stato il continuo invito da parte di tutor e docenti a partecipare attivamente al percorso, apportando opinioni, riflessioni, spunti per migliorare alcuni aspetti o per trattare degli argomenti di nostro interesse perché, come ci è stato più volte ribadito, questo corso si alimenta e si arricchisce anche grazie ai nostri interventi. Questo approccio inclusivo, di disponibilità e di ascolto continuo delle persone coinvolte nel processo (fondamentale nell’innovazione sociale) ha fatto sì che la mia curiosità e la mia attenzione venissero continuamente stimolate e ha indubbiamente incrementato la qualità del corso, in quanto si è tenuto conto delle voci e delle necessità dei partecipanti.
Altra grande ricchezza della SIA è stata la scelta di docenti impegnati sul campo dell’innovazione sociale, professori universitari e professionisti del settore, che a vario titolo ci hanno trasmesso le proprie conoscenze, parlato delle proprie esperienze pratiche e stimolato a credere nelle nostre potenzialità per poter creare delle soluzioni alternative di valore nelle nostre comunità.
Infine, la fase che ho apprezzato di più di questa formazione è stata la parte pratica dei lavori di gruppo, che mi hanno permesso di confrontarmi con ragazze e ragazzi con formazioni ed esperienze professionali diverse, e questo mi ha aiutata ad ampliare una visione più strettamente legata al mio ambito di competenza e a tener conto di altre soluzioni possibili. È un tipo di metodologia che durante la formazione universitaria non mi è stata insegnata, ma che permette di sviluppare delle competenze relazionali e di team building ormai fondamentali nella maggior parte dei contesti lavorativi.
Giulia, 25 anni. Sono laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e attualmente frequento la specialistica di Politiche, Società e Territorio all’Università degli studi di Cagliari.
Ho scelto di propormi per la SIA per le tematiche che sarebbero state trattate, ma soprattutto per l’utilizzo di una metodologia pratica per imparare a ideare e progettare innovazioni sociali. Nonostante le prime fasi del percorso si siano svolte tramite la didattica a distanza il grado di coinvolgimento è stato molto alto.
È stato davvero interessante e motivazionale ascoltare le testimonianze da parte di figure che, a vario titolo ed in varie forme, sono protagonisti del cambiamento e dell’innovazione nel territorio. Nonostante i diversi settori di appartenenza, la creazione di valore, è ciò che di più importante è emerso. Questa ambizione, a parer mio, è quello che accomuna coloro che hanno scelto di partecipare a questo percorso di formazione.
Siamo stati i protagonisti della terza fase. In base ai nostri interessi abbiamo creato dei team e sviluppato dei prototipi progettuali in risposta a sfide proposte dalla società. Questa per me è stata la parte più importante di tutto il percorso. Confrontarmi con diversi background, trovare un equilibrio con persone sino a quel momento sconosciute, condividere conoscenze, metodi, competenze e abilità è ciò che di più significativo mi resterà di quest’esperienza.
Un altro valore aggiunto è stata la scelta dei coach, Jacopo e Simone. Attraverso la loro professionalità, disponibilità e passione per il proprio lavoro ci hanno accompagnato al meglio in questo percorso.
Riteniamo che la Social Innovation Academy sia un modello formativo funzionale alla creazione di figure professionali competitive in linea con gli standard richiesti da aziende ed enti pubblici e privati regionali e nazionali, ma anche una scuola per dei cittadini più consapevoli delle potenzialità proprie e di quelle del proprio territorio.